A Roma le botteghe si mettono in Rete

Daje Shop

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Il nome è tutto un programma. E in fondo sta a significare resilienza, incoraggiamento, gioco di squadra, capacità di fare rete. Nel quartiere Monteverde di Roma tre giovani innovatori hanno creato Daje Shop, un piccolo Amazon locale per aiutare il commercio di prossimità.

Botteghe alleate in rete: ad oggi sono ventisette, tutte del rione noto anche come l’angolo verde di Roma. Si va dai piccoli alimentari all’oggettistica fino ai servizi. C’è la macelleria, il fruttivendolo, la libreria per i bambini, l’esercente con prodotti gluten free, la tavola calda che prepara piatti nella tradizione giudaico-romanesca. E tra le realtà consorziate anche il panificio. «Nel pieno lockdown abbiamo vissuto le file interminabili ai supermercati e allo stesso tempo abbiamo compreso il bisogno dei piccoli negozianti di non abbassare la saracinesca», racconta Jacopo Gambuti, ventottenne laureato in economia all’Università di Roma Tre. Insieme ad Alessandro Zonnino e Andrea Proietti – e col supporto di Nicola Mattina – ha messo in piedi Daje Shop. Una sfida ai grandi colossi dell’e-commerce, tutta sintetizzata nel sottotitolo: “facciamo la spesa per te dai tuoi piccoli commercianti di fiducia e te la portiamo a casa”. Un’impresa accesa in pochi giorni. «Siamo partiti da una esigenza concreta in un momento molto difficile. Ora gestiamo centinaia di ordini, quasi la totalità fatti con carta di credito»

Questo articolo è uscito su Metro il 17 Giugno 2020 a firma di Giampaolo Colletti

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